COVID-19: raccomandazioni per operatori e volontari che lavorano nei servizi di riduzione del danno

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COVID-19: raccomandazioni per operatori e volontari che lavorano nei servizi di riduzione del danno

4 September 2020

Queste raccomandazioni sono sviluppate dalla Partnership della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sull’Abuso di Sostanze e dai suoi partner internazionali, in linea con la politica umanitaria sulle droghe contenuta nella Dichiarazione del Rome Consensus 2.0 (https://romeconsensus.com/). Hanno l’obiettivo di garantire un approccio umanitario all’emergenza, senza lasciare nessuno indietro in questa pandemia ed evitando qualsiasi tipo di discriminazione per le persone tossicomani.

La pandemia di COVID-19 rappresenta un’emergenza mondiale per la salute individuale e pubblica, nonché per le economie locali.

Al momento, le principali misure per contenere il contagio da COVID-19 si basano su semplici azioni preventive, come rimanere a casa e rispettare le regole d’igiene.

Le persone che fanno uso di droghe, sono parte della comunità e rappresentano una popolazione chiave tra quelle più a rischio di contagio, a causa dei loro comportamenti e stili di vita, vulnerabilità e contesto sociale.

Queste raccomandazioni hanno lo scopo di facilitare gli operatori socio-sanitari (staff medico, operatori di unità di strada, centri notturni, mense, ecc.) nella messa a punto di misure di contenimento del contagio.

Da un punto di vista preventivo, sanitario e di rispetto dei diritti umani, è estremamente importante che i tossicodipendenti siano inclusi in tutte le strategie, programmi e operazioni di contenimento e gestione dell’epidemia. Estendere le misure a tutti i cittadini, indipendentemente dallo status sociale dei pazienti, è un fondamento razionale di sanità pubblica nel rispetto del principio d’inclusività.

I contenuti si pongono in linea con le indicazioni pubblicate nel contesto della pandemia da Covid-19 e con le linee guida dell’OMS sul Covid-19, in relazione ai seguenti obiettivi:

1. Limitare la trasmissione da persona a persona, incluso la riduzione di infezioni secondarie tra contatti e operatori sanitari, prevenire la diffusione del virus in luoghi de assembramento, rafforzare i servizi sanitari.

2. Identificare le persone infette e fornire assistenza immediata.

3. Informare la popolazione sui rischi maggiori e contrastare la disinformazione.